Economia Circolare: l’UE “diritto alla riparazione” per cellulari, tablet e laptop entro il 2021?
L’obiettivo è quello di integrare un “diritto alla riparazione” nelle politiche dell’UE in materia di consumatori e prodotti entro il 2021.
La Commissione lavorerà per rafforzare la riparabilità dei prodotti allo scopo di rimanere funzionali più a lungo prima di essere riciclati.
Il nuovo piano d’azione dell’UE annuncia iniziative per l’intero ciclo di vita dei prodotti, dalla progettazione e produzione al consumo, alla riparazione, al riutilizzo, al riciclaggio e al ripristino delle risorse nell’economia.
Il piano d’azione è al centro del Green Deal europeo , la tabella di marcia dell’UE per la neutralità climatica.
Fino ad ora molti prodotti si rompono troppo rapidamente, non possono essere riutilizzati, riparati o riciclati o possono essere usati solo una volta.
Ed è per questo che la legge dovrebbe imporre una progettazione che sia più sostenibile per questo genere di dispositivi, che mira a promuovere l’estensione della vita dei prodotti mediante riutilizzabilità, riparabilità e scalabilità dei componenti e software per evitare l’obsolescenza programmata.
Sarà inoltre preso in considerazione un piano di ripresa in tutta l’UE per restituire o vendere vecchi telefoni cellulari, tablet e caricabatterie.
In questo contesto s’inserisce la volontà dell’UE di “standardizzare” le porte di ricarica sugli smartphone e avere batterie facilmente sostituibili.
Esiste già un telefono etico, modulare e riparabile nato in Olanda nel 2013 primo al mondo si tratta di FAIRPHONE.
La metà delle emissioni totali di gas serra proviene dall’estrazione e dall’elaborazione delle risorse. L’UE stima che consentire agli apparecchi di essere riparati e utilizzati più a lungo potrebbe farci risparmiare fino a 167 TWh di energia all’anno entro il 2030.
MISURE PROPOSTE
Il modello lineare di produzione e consumo (“take-make-use-dispose”) non offre ai produttori un incentivo a realizzare prodotti più sostenibili.
Le regole mireranno anche a premiare i produttori di prodotti in base alle loro prestazioni di sostenibilità e collegare livelli di prestazioni elevate agli incentivi.
Un nuovo quadro di politiche sui prodotti sostenibili comprende tre elementi fondamentali:
- azioni sulla progettazione del prodotto,
- sulla responsabilizzazione dei consumatori
- processi di produzione più sostenibili.
La Commissione lancerà un dataspace circolare europeo per mobilitare il potenziale della digitalizzazione delle informazioni sui prodotti, introducendo ad esempio passaporti digitali dei prodotti.
Il piano prevede anche azioni per fornire ai consumatori informazioni più affidabili sui prodotti nel punto vendita, anche sulla loro durata di vita e altre prestazioni ambientali.
IN POCHE PAROLE
Sostanzialmente si tratta di un’estensione ai dispositivi hi-tech delle norme già introdotte lo scorso ottobre dalla legge sulla progettazione ecocompatibile per TV ed Elettrodomestici e che impone ai produttori di fornire pezzi di ricambio per frigoriferi per 7 anni e 10 anni per lavatrici e lavastoviglie, per esempio. I pezzi di ricambio devono essere forniti entro 15 giorni lavorativi e devono essere facilmente sostituibili senza danneggiare in modo permanente il dispositivo. Infine, viene discussa anche la parte software, i produttori devono fornire aggiornamenti software per otto anni dopo la produzione.
Il tutto dovrà essere approvato dagli Stati membri dell’UE e dal Parlamento europeo prima che possa diventare legge.
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