CON “LA LEGGE SALVAMARE” INIZIAMO A RIPULIRE IL MARE DALLA PLASTICA
Roma, 4 aprile 2019
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il “Disegno di Legge Salvamare” presentato dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa. I pescatori potranno finalmente portare a terra la plastica accidentalmente finita nelle reti. Finora erano costretti a rigettarla in mare perché altrimenti avrebbero compiuto il reato di trasporto illecito di rifiuti, sarebbero stati considerati produttori di rifiuti e avrebbero dovuto anche pagare per lo smaltimento.
“È una grande vittoria per il nostro mare, finalmente iniziamo a ripulire il mare dalla plastica e lo facciamo con degli alleati eccezionali – i pescatori – che conoscono il problema meglio di tutti perché ogni giorno tirano su le reti raccogliendo spesso altrettanta plastica rispetto al pescato” ha dichiarato il Ministro dell’Ambiente.

Il 95% dei rifiuti in mare aperto è plastica e il 90% degli uccelli marini ha nello stomaco dei frammenti di plastica. L’Italia è il terzo paese del Mediterraneo a disperdere più plastica nel mare con 90 tonnellate al giorno secondo le stime. Una busta di plastica rimane in mare 20 anni, un bicchiere 50 anni e fino a 600 anni per un filo da pesca. L’impatto economico sul settore pesca in Europa è stimato intorno ai 61,7 milioni di euro, ricorda il ministro aggiungendo che “se non si cambia rotta, nel 2025 gli oceani conterranno una tonnellata di plastica ogni 3 tonnellate di pesce ed entro il 2050 ci sarà in peso più plastica che pesce”.
Con la “Legge Salvamare”, appena approvata, i pescatori che diventeranno “spazzini” del mare potranno avere un certificato ambientale e la loro filiera di pescato sarà adeguatamente riconoscibile e riconosciuta. I rifiuti potranno essere portati nei porti dove saranno allestiti dei punti di raccolta e verranno introdotti dei meccanismi premiali per i pescatori.
In Italia esistono già dei progetti sperimentali di coinvolgimento dei pescatori nella raccolta della plastica che stanno dando ottimi risultati: nell’Arcipelago Toscano da un anno (a Livorno) e anche in Puglia, dove la Regione avvia proprio in questi giorni la sperimentazione.
Da non dimenticare anche il progetto “Pulizia dei fondali marini” ideato e messo in opera dall’ottobre 2010, a soli due mesi dall’uccisione del ’Sindaco pescatore’, Angelo Vassallo. Un progetto portato avanti in collaborazione con i pescatori di Acciaroli e il comune di Pollica (Salerno).